Gli abitanti del Comune di Verzuolo al 31 dicembre del 2021 sono 6.447. Il dato, seppur provvisorio invita ad una articolata riflessione.
Considerato che il 2021 è stato l’anno della pandemia, è opportuno realizzare il confronto non solo con il 2020 (con dieci mesi di pandemia) ma anche con i dati del 2019. I residenti nel 2019 erano 6.437 e nel 2020 erano 6.455. Nel 2021, con 6.447, abbiamo un lieve calo, ma una buona tenuta rispetto al 2019.
Nel 2021 gli stranieri sono 1.061, nel 2020 erano 1.016, quindi la percentuale del 2020 è del 15,7% e del 2021 del 16,4%. Le provenienze più significative sono: 415 dall’Albania, 163 dalla Cina e 102 dal Marocco. Hanno acquisito la cittadinanza italiana 32 immigrati. Sono 111 immigrati da altri Comuni e dall’estero ed 82 emigrati in altri Comuni ed all’estero. Ecco il motivo dei corsi di italiano e dei servizi per l’inclusione, rispettando la multiculturalità.
I nati nel 2021 sono 53 di cui 23 maschi e 30 femmine (6 maschi e 9 femmine sono stranieri). Nel 2020 i nati furono 39 e nel 2019 ben 56. I morti nel 2021 sono 68 (di cui 34 maschi, 2 sono stranieri e 34 femmine). Nel 2020 i morti furono ben 90 e 55 nel 2019.
I matrimoni sono stati 9 (7 religiosi, 2 civili e 2 fuori comune).
Il commento del Sindaco di Verzuolo GianCarlo Panero.
L’inverno demografico colpisce duramente l’Italia e, conseguentemente, Verzuolo; questa è l’altra vera emergenza. Sempre più dobbiamo sostenere le famiglie per avere nascite che garantiscano il futuro.
Sostenere sia con i servizi (asilo nido, asilo paritario Keller, le scuole statali, le mense) sia con la politica abitativa, il lavoro, la solidarietà, le relazioni e la psicologia per battere le paure, l’incertezza ed il disagio. Tutto ciò, anche grazie ai qualificati Istituti scolastici superiori presenti a Verzuolo ed alle opportunità di lavoro, contribuirà a battere l’emigrazione dei giovani laureati Verzuolesi. Dobbiamo contribuire, nel nostro piccolo, ad invertire la rotta.
Inoltre continuare, per i ragazzi e per i giovani, con i progetti territoriali rivolti all’inclusione scolastica; all’educazione e formazione nella logica: famiglia-scuola-comune. Importanti sono: l’educazione ambientale, alla cittadinanza attiva per la crescita culturale ed i processi di partecipazione; i doposcuola, l’Estate Ragazzi, il Consiglio Comunale dei Ragazzi, la biblioteca, gli impianti sportivi.
Investire sui giovani e custodire gli anziani con una buona assistenza e sanità territoriale. Ecco il “patto tra le generazioni”.
Un “patto” che ha alla base la nuova Casa della Comunità ed il riconoscimento dei letti alla Casa di riposo, oltre al qualificato servizio di assistenza.
Anche a Verzuolo la pandemia ha creato diseguaglianze e povertà. L’assistenzialismo è necessario solo nell’emergenza; quindi benissimo l’attivazione dei buoni alimentari ed il contributo finanziario alle imprese in difficoltà. Emerge, però, così anche il motivo del sostegno dell’Amministrazione comunale al lavoro (mi riferisco alla Cartiera, alla Tonoli ed a tutte le imprese dei diversi settori); un lavoro che offre reddito e dignità.
La sostenibilità deve essere intesa in campo ambientale, certamente, ma anche sociale ed economico con idonee infrastrutture materiali (viabilità…) ed immateriali (rete); in un territorio valido turisticamente (con i Borghi, la collina…), commercialmente e culturalmente.
Obiettivo generale dell’Amministrazione comunale di Verzuolo è investire per ottenere il “bene comune”: la vita non deve essere qualcosa da consumare, ma da costruire affinché nel dopo pandemia si realizzi davvero il “ben vivere”. La ripresa interesserà certamente l’“urbe” migliorata (palazzi, piazze, verde, collina, strade,…), ma soprattutto la “civitas”, cioè con la comunità bella, giusta, attenta, sociale e sicura.