10 febbraio: Giornata del Ricordo

Dettagli del documento

Istituita 20 anni fa a conclusione della Seconda Guerra Mondiale

Data:

mercoledì, 07 febbraio 2024

giorno del ricordo

Descrizione

Siamo giunti al 10 febbraio, “Giornata del Ricordo”, istituita vent’anni fa.

Questa giornata cade nella data in cui il 10 febbraio del 1947, a conclusione della seconda Guerra Mondiale, furono firmati i trattati di pace di Parigi. Questi trattati assegnarono alla Jugoslavia: l’Istria, il Quarnaro, la Dalmazia e Zara, terre che prima erano italiane (al confine nord orientale d’Italia).

Questa data ci ricorda uno degli episodi più drammatici per gli italiani e va ben oltre perché la pacificazione per quella zona è stata raggiunta solo molti anni dopo. Con l’esercito nazionalsocialista, tra il 1944 e la fine degli anni 50, più di trecentomila persone vengono costrette a fuggire da quelle zone. Molti arrivarono anche in provincia di Cuneo (ne accolse oltre 2.000). Sono più di 11.000 le persone gettate nelle “foibe”, (le “foibe” sono profonde spaccature naturali del terreno, tipiche delle montagne del Caucaso, in Friuli Venezia Giulia) che si trasformano in fosse comuni, altre deportate nei campi di concentramento della Slovenia e della Croazia, un vero tentativo di “pulizia etnica”, un eccidio di innocenti.

Oggi è giusto ricordare la persecuzione di tanti nostri connazionali e la “Giornata” non deve essere un ricordo di parte.

Giovedì 8 febbraio alle 17.30, nella sede del Consiglio Comunale, riunione aperta del Consiglio, con il Consiglio Comunale dei Ragazzi, dell’ANPI, e biblioteca, della Associazione e dei Cittadini per impegnarci nel terzo millennio globalizzato contro ideologie e regimi totalitari che, in nome della superiorità dello Stato, di un presunto malinteso ideale, opprimono i cittadini, schiacciano le minoranze, negano i diritti fondamentali della persona. Così il 10 febbraio è entrato a far parte della nostra storia, conquistando la dignità del ricordo e della memoria.

Conoscere è importante per far tesoro degli errori e costruire un mondo senza odio e violenza in particolare con attenzione alle giovani generazioni, verso le quali abbiamo il compito di trasmettere la storia, a tratti disumana, affinché loro stessi diventino testimoni del “ricordo” ponendo le basi per un futuro di democrazia e di libertà, nel rispetto assoluto della dignità umana.

In questi giorni l’orrore non risparmia i civili nella guerra in Ucraina e la guerra tra Palestina e Israele. Il rischio è che le tessere del puzzle dei vari conflitti di queste e delle tante guerre tendano a compattarsi. Serve dare una risposta unica e mirata: LA PACE! Il Mediterraneo deve essere il bacino in cui siamo tutti portatori di pace. La storia ci insegna che l’odio, la vendetta e la discriminazione generano altra violenza. Sono necessari il dialogo e la comprensione tra popoli e culture. Allora il 27 gennaio, il 10 febbraio ed il 25 aprile sono tre date per affermare i valori della democrazia, della libertà e del rispetto della persona.

 

IL SINDACO
Gian Carlo Panero

Ultimo aggiornamento

Ultima modifica avvenuta il mercoledì 07 febbraio 2024, 09:46

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