Giorno Della Memoria: dopo la visita ai luoghi degli Ebrei un progetto con le scuole

Dettagli del documento

Data:

giovedì, 31 gennaio 2019

Giorno della Memoria

Descrizione

Ieri (mercoledì 30 gennaio) le “Tre Età” di Verzuolo accompagnate dal sindaco Giancarlo Panero e agli assessori Gabriella Peruzzi e Gabriella Bernardi hanno visitato i luoghi degli ebrei a Borgo San Dalmazzo. Una giornata toccante ed importante per non dimenticare e continuare ad approfondire una delle pagine più cupe della storia. La giornata ha incluso la visita al Memoriale della Deportazione.
 
Le iniziative per il Giorno della Memoria proseguono con «Parparìm - Farfalle». È il progetto interdisciplinare organizzato dal Comune di Verzuolo in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci per commemorare il Giorno della Memoria e far riflettere le nuove generazioni sull’Olocausto.
 
Relatrice, Maria Teresa Milano, dottore di ricerca in ebraistica ed autrice di saggi su cultura ebraica e didattica della Shoah. Incontrerà le classi quinte della Primaria di Verzuolo, Villanovetta e Falicetto venerdì 15 febbraio e le scuole Medie giovedì 21 febbraio. Gli incontri si svolgeranno a Palazzo Drago la mattina. In totale incontrerà quasi 300 bambini.
 
La dottoressa Milano proporrà loro, in un’ora e mezza circa, filmati, ascolto di canzoni e racconti. Al centro del progetto il ghetto di Terezín, istituito il 10 ottobre 1941 dai nazisti nella città fortificata di Theresienstadt, in Repubblica Ceca. A 60 chilometri da Praga è passato alla storia come «ghetto modello», «laboratorio diabolico», «fucina di cultura»: fino al 1945 vi furono internate 140mila persone; 15mila erano bambini, moltissimi gli artisti. Fu proprio l’educazione e la formazione in discipline come pittura, musica e teatro il dono degli adulti ai bambini segregati che riuscirono così a conservare una piccola goccia di serenità. Tuttavia alla liberazione del campo il 9 maggio 1945 solo 142 bimbi risultarono tra i sopravvissuti. A Terezín furono create anche opere di successo come «Brundibar», composta da Hans Krasa, eseguita 50 volte nel campo anche in occasione della visita della Croce Rossa Internazionale il 23 giugno 1944.
 
«È fondamentale che la memoria di quanto accaduto venga tramandata il più possibileafferma Gabriella Peruzzi, assessore - affinché non si ricada nell’errore di essere spettatori silenziosi di simili barbarie che potrebbero essere nuovamente compiute. È dovere di tutti impegnarsi perché ogni essere umano sia ritenuto tale al di là dell’appartenenza di genere razza o religione».

Ultimo aggiornamento

Ultima modifica avvenuta il lunedì 29 luglio 2024, 10:35

Creazione

Inserito sul sito il lunedì 16 dicembre 2019 alle ore 09:40:52 per numero giorni 1837

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri