Successo di pubblico l’altro giorno a Palazzo Drago di Verzuolo per l’iniziativa dedicata alla donna in occasione dell’8 marzo e al ricordo del deputato Salvatore Morelli, precursore dell’emancipazione femminile nei suoi quattro mandati da Deputato della Camera del Regno d’Italia (1867-1880).
Dopo il pranzo con le partecipanti dell’università delle Tre Età, in sala Arroyito, è stato proposto un convegno tematico. «Cento cinquant’anni fa Morelli cercò di far approvare una serie di leggi per garantire più tutela alle donne – ha spiegato in apertura Gabriella Peruzzi, assessore comunale alla cultura -. Tutt’oggi alcune di queste non sono ancora state applicate e i diritti di molte donne restano indifesi». «Ringrazio la professoressa saluzzese Maria Grazia Colombari – ha proseguito – per averci fatto conoscere in modo più approfondito la figura di Morelli le cui idee, alcune delle quali oggi scontate, erano nella metà dell’Ottocento all'avanguardia».
La parola quindi è passata alle relatrici, cinque donne che ricoprono ruoli di responsabilità e prestigio in Provincia. «Nel 1919 le donne furono escluse dalle forze armate e solo nel 1963 ci fu un primo passo per farci rientrare – ha spiegato Giulia Montagnin, comandante della Guardia di Finanza -. Solo nel 2000 le donne furono ammesse nella corpo ed oggi ricoprono ruoli fra i più importanti. Nella tenenza di Saluzzo c’è un’ottima integrazione tra uomini e donne». «Le donne entrarono nella Polizia solo nel 1959 e inizialmente intervenivano soltanto su reati sessuali e sulla tutela del lavoro femminile e minorile – ha spiegato Sara Mancinelli, comandante della polizia stradale di Cuneo -. Lavorare nella polizia comporta grandi sacrifici perché è difficile trovare il giusto equilibrio tra vita privata e lavorativa, ma ne vale la pena». La parola è quindi passata a Giovanna Tealdi, prima deputata cuneese in Parlamento e presidente dell’associazione Donne per la Granda. Ha ricordato alcune tra le sue più importanti azioni a favore delle donne. «Nel 1973 fondai l’agenzia Venus Viaggi nata per far uscire di casa le coltivatrici in quegli anni ultime della società – ha raccontato Tealdi, all’epoca assistente sociale in Coldiretti -. Nel 1988 fu approvato la legge sulla maternità per concedere anche alle lavoratrici autonome un importo congruo e giusto». «Le donne hanno più sensibilità nel comprendere le problematiche delle persone – ha detto Ramona Orlando, commissario capo della casa circondiate di Saluzzo -. Il carcere è una realtà complessa, ma la cosa bella è il contatto umano: si vigila e si osserva per rieducare le persone». Ha parlato di violenza sulle donne Carla Longo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cuneo. «La difficoltà nel nostro operato è la fase dopo la denuncia – ha spiegato -: è una corsa contro il tempo per mettere in sicurezza la donna». «In provincia non ci sono stati più femminicidi dal 2015 – ha aggiunto -, ma c’è un numero elevato di reati nei confronti delle fasce deboli».
Ha concluso il convegno la delegazione di Carovigno, paese natale di Salvatore Morelli. «È importante continuare a ricordare Morelli – ha spiegato Luigi Cesaria, rappresentante del Comune di Carovigno, del Comitato Civico Morelli e dell’Università Popolare di Carovigno -. All’epoca era già molto apprezzato in Europa e negli Stati Uniti, ma in Italia venne più volte preso in giro». «Ci vorrebbero altri uomini come Morelli che siano al nostro fianco e siano nostri pari – ha concluso Greta Mastroianni, dottoranda in studi di genere di storie dei femminismi -. Abbiamo ancora bisogno di parlare di donne dei loro diritti e delle loro condizioni sociali».
Il pomeriggio è proseguito con un momento musicale curato dai ragazzi del Centro Formazione Artistico Musicale (C.F.A.M.) e dall’orchestra della scuola media diretta dal professor Luciano Migliore. «Nell’Amministrazione comunale 7 dei 13 consiglieri sono donne, due delle quali assessori – ha detto GianCarlo Panero, sindaco -. Garantiscono ricchezza e una visione differente». Il Comune di Carovigno ha poi donato un volume storico su Morelli alla biblioteca comunale di Verzuolo. Infine è stata intitolata al «deputato delle donne» la nuova area verde davanti a Palazzo Drago. «Abbiamo realizzato questa nuova area verde grazie al lascito di una cittadina – ha proseguito Panero –: se Morelli non si fosse impegnato all’epoca la donazione non sarebbe stata legalmente possibile da parte di una donna».
Le foto sono disponibili anche sulla pagina Facebook del Comune in un'apposita cartella creata nella sezione "Foto/Album".
La manifestazione è stata realizzata con il sostegno di Bene Banca - Credito Cooperativo di Bene Vagienna.