Celebrato anche a Verzuolo il IV Novembre. Una tripla ricorrenza per la cittadina che, come ricordato dal sindaco Giancarlo Panero, commemora in questa giornata l’Unità d’Italia, le Forze Armate e la Pace.
La celebrazione verzuolese è iniziata sotto il Municipio con un momento di silenzio per le vittime della prima guerra mondiale. È proseguita in corteo al monumento in piazza Martiri con l’alzabandiera e, sempre nella stessa piazza, si è conclusa davanti alla caserma dei carabinieri con discorsi, letture e canti.
L’assessore Simona Olivero, coadiuvata nell’organizzazione dall’assessore Mattia Quaglia, ha sottolineato come la celebrazione «non serve per ricordare una vittoria, ma per esaltare il valore della pace e del sacrificio di tutti coloro che hanno dato la vita per vivere in un mondo pacifico». Olivero, inoltre, ha ricordato anche l’esistenza della campana Maria Dolens a Rovereto, provincia di Trento, che da 90 anni, ogni sera, alle 21,30 suona 100 rintocchi in ricordo dei caduti.
Hanno partecipato, ringraziati più volte dall’Amministrazione comunale per la loro importanza, associazioni di volontariato, scuole (Istituto Comprensivo, Afp, Agraria e Itis) e cittadini. Panero ha rimarcato proprio l’importanza della scuola «l’istituto comprensivo perché prepara i cittadini del domani – ha detto -, le superiori per imparare le competenze necessarie ad affrontare il mondo del lavoro e il senso dell’impegno».
Tra le guerre ricordate dal sindaco l’odio che imperversa nei social network, ma anche la guerra non dichiarata del clima e quella della non accoglienza. Panero ha ribadito la necessità di integrazione pur nella diversità. «Pace – ha concluso - non significa essere seduti, ma è una conquista, è impegnarsi, è stare in piedi».
Intervenuto anche don Luca Margaria che ha sottolineato come la «Grande Guerra» sia stata grande solo per numero di morti e come sia importante ricordarsi che «senza un nemico da sconfiggere non c’è guerra da combattere».
La manifestazione si è conclusa con gli interventi delle scuole: la Primaria ha cantato «Lo scriverò nel vento», l’Itis ha letto un brano di Anna Frank, l’Afp e l’Agraria hanno riflettuto sull’impegno dei giovani nel rispetto del passato e la scuola Media ha eseguito al flauto «Inno d’Italia», «Il signore delle cime», «Fischia il vento» e «Inno alla gioia».